Il libro-catalogo di Skira edito in occasione della mostra 1000 Vases curata da Francesco Pirrello al Superstudio Più in settembre, è la testimonianza di quanto la creatività sia un linguaggio trasversale in tutto il mondo. La varietà di proposte attorno a un solo oggetto è di grande interesse per quello che mostra e per quello che sottintende.

Mille vasi. Come non sorridere e nello stesso tempo provare piacere nel constatare che al mondo ci siano sempre moltitudini di creativi che dedicano tanto del loro tempo per realizzare qualche cosa che la loro fantasia li induce, li obbliga a fare? Il tema “vaso” sembrerebbe già limitare di molto il campo. Il libro 1000 vasi curato da Pierpaolo Pitacco a me sembra un’ottima occasione per riflettere sull’arte e sugli artisti di oggi e di ieri. I vasi presentati sono moltissimi e molti e tutti diversi per gusto e per cultura i loro artefici...

Il libro-catalogo di Skira edito in occasione della mostra 1000 Vases curata da Francesco Pirrello al Superstudio Più in settembre, è la testimonianza di quanto la creatività sia un linguaggio trasversale in tutto il mondo. La varietà di proposte attorno a un solo oggetto è di grande interesse per quello che mostra e per quello che sottintende.

Mille vasi. Come non sorridere e nello stesso tempo provare piacere nel constatare che al mondo ci siano sempre moltitudini di creativi che dedicano tanto del loro tempo per realizzare qualche cosa che la loro fantasia li induce, li obbliga a fare? Il tema “vaso” sembrerebbe già limitare di molto il campo. Il libro 1000 vasi curato da Pierpaolo Pitacco a me sembra un’ottima occasione per riflettere sull’arte e sugli artisti di oggi e di ieri. I vasi presentati sono moltissimi e molti e tutti diversi per gusto e per cultura i loro artefici.
Davanti a tanti esempi diversi viene spontaneo domandarsi: le persone che creano vasi sono artisti, designer o artigiani? Un interrogativo che ritengo sia ozioso. Oggi la parola arte si è talmente dilatata nel suo significato che comprende forse tutto il mondo del fare. Dal grattacielo al food-art inventato dallo chef stellato, dal vestito del più o meno noto stilista alla sedia fantasiosa del designer, dal quadro pop al brano musicale o alla coreografia di danza tutto ha la dignità dell’arte. Quello che mi colpisce e mi rende ottimista è il desiderio crescente del fare qualcosa di personale che leggo nei giovani creativi. Qualcosa che resti e sia una testimonianza della tua personalità, della tua vita. Anche se è un oggetto minimo. Come un vaso, appunto.
Amare le cose belle e tutto quello che ti può far piacere anche solo per un istante o regalarti un ricordo indelebile è merito degli artisti, dei designer e degli artigiani. Ma anche di tutti noi che sentiamo l’importanza dell’arte nella vita.