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01/02/2021 | EDITORIALE

GIÀ 20 ANNI! L’ANNIVERSARIO DI SUPERSTUDIO PIÙ

Di: Gisella Borioli

Siamo già a febbraio e l’anno dei magnifici vent’anni di Superstudio Più è già terminato, tristemente chiuso agli eventi. Compresa la festa del nostro compleanno. Dal 2000 al 2020 il tempo è trascorso in un soffio, con il finale di un anno da dimenticare. Contiamo di festeggiare il ritorno alla normalità nel 2021, a pandemia finita, con nuove iniziative e nuove speranze.

Non potevamo immaginare, Flavio ed io, quel lontano giorno del 1999 quando, in cerca di 1000/1500 metri quadri per installarvi un nuovo più grande atelier d’arte per lui e per me uno studio adatto a riprese televisive che completasse l’offerta di studi fotografici del primo Superstudio in via Forcella 13, ci imbattemmo in un grande cartello della Gabetti, in via Tortona 27: Vendesi corpo di fabbrica di 17.000 mq.

Siamo già a febbraio e l’anno dei magnifici vent’anni di Superstudio Più è già terminato, tristemente chiuso agli eventi. Compresa la festa del nostro compleanno. Dal 2000 al 2020 il tempo è trascorso in un soffio, con il finale di un anno da dimenticare. Contiamo di festeggiare il ritorno alla normalità nel 2021, a pandemia finita, con nuove iniziative e nuove speranze.

Non potevamo immaginare, Flavio ed io, quel lontano giorno del 1999 quando, in cerca di 1000/1500 metri quadri per installarvi un nuovo più grande atelier d’arte per lui e per me uno studio adatto a riprese televisive che completasse l’offerta di studi fotografici del primo Superstudio in via Forcella 13, ci imbattemmo in un grande cartello della Gabetti, in via Tortona 27: Vendesi corpo di fabbrica di 17.000 mq.
Al di là della cancellata un pezzo di General Electric, ancora attiva ma in procinto di trasferirsi all’estero, con i suoi muri gialli già scrostati, la ciminiera fumante, il grande giardino, il vialetto che portava all’edificio centrale ancora brulicante di operai. Immaginammo subito cosa avrebbe potuto diventare: quello che non c’era. Una casa per la creatività, per l’innovazione, per l’arte, per il design, per la danza, per gli eventi, per la comunicazione avanzata, live e video, per le espressioni visuali della contemporaneità, aperta alle aziende come ai creativi che avevano talento e bisogno di visibilità ma non avevano i requisiti per accedere a esclusive gallerie o spazi pubblici che non erano loro concessi.
Realizzare un sogno comparso all’improvviso non fu facile e tutte le banche interpellate rifiutarono di finanziare quell’impresa visionaria che avrebbe dovuto nascere in una periferica via Tortona dove stavano grandi fabbriche in via di dismissione. Tranne l’ultima, per intercessione di un amico, una piccola banca di provincia che permise al sogno di avverarsi. Nel 2000 cambiava il secolo e cambiava la nostra vita.
Superstudio 13 continuava con successo ad essere il punto focale per il mondo dell’immagine con i più importanti fotografi del mondo che scattavano nelle sue sale e le attività collaterali, scuole, laboratori, agenzie, freelance a completare il panorama dei servizi.
Superstudio Più (Più perchè più grande, più aperto, più eclettico, più coinvolto nella vita della città) cresceva, giorno dopo giorno, trasformandosi in quello che è. Una corsa eccitante, con le imprese edili che realizzavano nei tre mesi di pausa estiva quello che normalmente richiedeva un tempo almeno tre volte più lungo. In poco tempo Superstudio Più era (quasi) quello che oggi appare: un elegante complesso di edifici bianchissimi, con i serramenti neri, le grandi opere del suo fondatore disseminate nel verde a ricordare che tutto nasce dalla passione per la moda e per l’arte.
Difficile compattare in poche pagine vent’anni di innovazione, sfide, incontri, occasioni, eventi, spettacoli, mostre, moda, design, arte, yoga, danza, teatro, convention, tecnologia, cultura, impresa, serate e tutto quello che è ruotato intorno. Compresa la definitiva trasformazione di una zona decentrata in un quartiere di eccellenza che il mondo ci invidia e vorrebbe replicare.
Volevamo festeggiare i vent’anni di Superstudio Più con una grande festa, come usava. Come abbiamo fatto per i 30 di Superstudio 13. Il malefico Covid non ce lo ha permesso.
Lo facciamo con un libro, DESIGN SUPER SHOW, diario molto personale che racconta con immagini, pensieri, testimonianze gli anni irripetibili in cui il Design si è smaterializzato e trasformato scienza, tecnologia, cultura, emozioni, show. 

Art Garden at Superstudio Più
MyOwnGallery at Superstudio Più
Dance Point at Superstudio Più
Dada Cafè at Superstudio Più

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