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15/06/2020 | EDITORIALE

DOLCE&GABBANA ALLA PRIMA FASHION DIGITAL WEEK

Di: Gisella Borioli

14/17 luglio 2020 è una data di svolta: nasce la prima fashion week digitale che potrebbe tracciare la via per le sfilate del futuro, con interazioni tra fisico e virtuale e audience in tutto il mondo. Grandi firme, Camera Moda e Superstudio sono pronti.

La fase 3 del post-coronavirus si apre portando con sè un mare di buone intenzioni. Tra queste spiccano alcune iniziative che fanno pensare ad un mondo meno egoista, più consapevole delle diversità, delle necessità. Sono già molti gli imprenditori del made in Italy, moda e design, che fin dalle prime avvisaglie della pandemia hanno fatto una gara di generosità per aiutare la crisi sanitaria con generosissime offerte in denaro o con forniture di presidi medici o addirittura con fondi a favore delle famiglie delle vittime del virus (vedi QUI articolo dedicato su @AT)...

14/17 luglio 2020 è una data di svolta: nasce la prima fashion week digitale che potrebbe tracciare la via per le sfilate del futuro, con interazioni tra fisico e virtuale e audience in tutto il mondo. Grandi firme, Camera Moda e Superstudio sono pronti.

La fase 3 del post-coronavirus si apre portando con sè un mare di buone intenzioni. Tra queste spiccano alcune iniziative che fanno pensare ad un mondo meno egoista, più consapevole delle diversità, delle necessità. Sono già molti gli imprenditori del made in Italy, moda e design, che fin dalle prime avvisaglie della pandemia hanno fatto una gara di generosità per aiutare la crisi sanitaria con generosissime offerte in denaro o con forniture di presidi medici o addirittura con fondi a favore delle famiglie delle vittime del virus (vedi QUI articolo dedicato su @AT).
Ora è Dolce&Gabbana ad annunciare che l’impegno personale di Domenico Dolce e Stefano Gabbana continua. In una dichiarazione-video durante una diretta di Corriere.it è arrivata la notizia che la loro consueta spettacolare sfilata prevista a giugno ma sospesa come tutte,  avrà luogo il 15 luglio nei giardini del campus Humanitas University, accanto all’ospedale d’eccellenza alle porte di Milano, di cui già sostengono la ricerca. Perché proprio lì? "E’ un luogo, oggi, molto rappresentativo. Ci è voluto parecchio per capire se era possibile, per il lockdown e le nuove disposizioni. Ma ora, con la massima sicurezza, faremo tutto. Manderemo gli inviti e ognuno sarà libero di decidere. Se dovranno, i modelli, tutti italiani, sfileranno con le mascherine, nessun problema. Siamo nel posto in assoluto più preparato alla sicurezza" spiegano gli stilisti.
Una occasione doppiamente speciale: non solo sarà una partecipazione emozionante che accompagna la prima Fashion Digital Week, ma che anche sancisce la ritrovata armonia tra i creativi e la Camera Nazionale della Moda Italiana, da cui si erano ritirati più di vent’anni fa: "É il momento di farci valere. C’è troppa invidia nei confronti di noi italiani, eppure è qui che tutti vengono a produrre. Facciamogli vedere chi siamo. Era da tempo che meditavamo di rientrare, ora ci è sembrato un dovere per l’Italia: troppo importante esserci in questa prima Digital Fashion Week, che è uno sforzo per tutti, grandi e piccoli". 
Se a questo si aggiunge che ci sarà il rientro nella Camera della Moda anche di Giorgio Armani, siamo certi che altri grandi nomi seguiranno, a tutto vantaggio della nostra immagine.
Il presidente della Camera, Carlo Capasa, così anticipa la nuova iniziativa digitale, nata dai limiti del lockdown e delle misure di sicurezza, ma che forse anticipa un nuovo, futuribile, modo di fare o completare i fashionshow: "Volevamo voleva dare un segno forte al mercato, alle persone, per promuovere le collezioni uscite e in lavorazione, avvicinarci agli agenti e alle campagne vendita, che sono sicuramente limitate ma importanti. Manterrà in moto macchina produttiva. La gente non viaggerà, ma sarà con noi, collegata da tutto il mondo. Così come la città sarà coinvolta con schermi ovunque. E’ un esperimento mai provato, però il successo del precedente esperimento con il digitale per la Cina ci rende più che ottimisti". 
Un ottimismo e un entusiasmo contagiosi, che sta funzionando come motore per rimettere in pista creatività e impegno. Cui non ci siamo sottratti nemmeno noi, con un importante investimento e una scommessa sul futuro. Al Superstudio Più tutto è pronto per dare risposte a questa nuova esigenza. La grande sala Central Point, recentemente attrezzata con scenografico e gigantesco ledwall di 24x5,4 metri, perfetto background per scenografie virtuali, video, riprese, animazioni, dettagli del set live, già dispone di luci, palco, passerella (tutto personalizzabile), ultime tecnologie di ripresa, regia e connessione per soddisfare le richieste più ardite di creative director, registi e visual. Nella sala più grande di Milano una predisposizione unica e straordinaria a disposizione di tutti per contribuire al ritorno della bella moda italiana.


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