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03/06/2021 | DESIGN

ADI DESIGN MUSEUM: LA CASA DEL COMPASSO D’ORO

Di: Alessia Elli

L’ADI Design Museum, inaugurato lo scorso 25 maggio in piazza Compasso d’Oro a Milano, racconta la storia del design attraverso un percorso che porta indietro nel tempo, coinvolge ed incanta chi vi è immerso.

All’interno dell’edificio ex-industriale dalle ampie vetrate si apre una fila di sofà sormontati da una maestosa vela bianca al centro; elettrodomestici, vetture, orologi, sedie e tavoli, lampade, abiti e calzature esposti ai lati. Si presenta così ADI Design Museum, fondato da ADI, Associazione per il Disegno Industriale, che riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design inteso come fenomeno culturale ed economico. L’associazione inoltre gestisce dal 1958 il Premio Compasso d'Oro, il più antico riconoscimento d'Europa nel settore...

L’ADI Design Museum, inaugurato lo scorso 25 maggio in piazza Compasso d’Oro a Milano, racconta la storia del design attraverso un percorso che porta indietro nel tempo, coinvolge ed incanta chi vi è immerso.

All’interno dell’edificio ex-industriale dalle ampie vetrate si apre una fila di sofà sormontati da una maestosa vela bianca al centro; elettrodomestici, vetture, orologi, sedie e tavoli, lampade, abiti e calzature esposti ai lati. Si presenta così ADI Design Museum, fondato da ADI, Associazione per il Disegno Industriale, che riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design inteso come fenomeno culturale ed economico. L’associazione inoltre gestisce dal 1958 il Premio Compasso d'Oro, il più antico riconoscimento d'Europa nel settore.
  Grazie all’impegno della Presidente Luisa Bocchietto in carica dal 2008 al 2014 e del Comitato Direttivo composto da Giovanna Talocci, Alessandro Sarfatti, Roberto Marcatti, Giovanni Cutolo, nel 2011 il Comune di Milano ha concesso all’ADI il padiglione di 5000 mq destinati a diventare la sede del futuro museo e a realizzare un sogno. Che oggi è diventato realtà.
"Il cucchiaio e la città", titolo della mostra della collezione permanente a cura di Beppe Finessi, è un percorso espositivo che avvolge il pubblico in una coralità di elementi unici e diversi tra loro, che suscitano meraviglia non solo negli appassionati di design. Oggetti che possiamo oggi dare per scontati perché completamente integrati nella nostra quotidianità, ma a loro tempo rivoluzionari, sono raggruppati in modo armonioso, delineando una timeline disposta a serpentina che racconta la storia del design italiano presentando i vincitori di tutte le edizioni del premio Compasso d’Oro dagli anni Cinquanta ai giorni nostri. All’interno di ciascuna sezione rettangolare, ognuna dedicata ad un anno e racchiusa in divisori dal colore acceso, è possibile ammirare l’oggetto vincitore abbinato a materiali complementari tra loro. Il visitatore ha la sensazione di entrare in una piccola stanza in cui sono riposte a fianco degli oggetti o appese alle pareti varie tipologie di documenti, tra cui i disegni originali, gli schizzi dei progettisti, le fotografie, le grafiche, le riviste e le testate italiane che hanno contribuito a diffondere nel mondo i relativi progetti. Un’esperienza coinvolgente che porta indietro nel tempo chi visita il museo e lo accompagna nel presente per riflettere sul percorso evolutivo del design, guardando agli scenari futuri come l’incontro tra design e tecnologia, elettricità e robotica.
  Alla fine del percorso "Il cucchiaio e la città"è possibile trovare l’esposizione permanente "Manifesto alla Carriera. Omaggio della grafica italiana ai Maestri del Compasso d’Oro", celebrazione collettiva che ha l’obiettivo di rendere omaggio ai migliori nomi del design italiano del ‘900 e sottolineare la loro azione teorica, visionaria e sociale.
Tra le mostre temporanee invece è presente "Tessere la gioia" di Renata Bonfanti, textile designer che ha realizzato tappeti a pelo lungo annodati a mano e a telaio meccanico, ricevendo il premio Compasso d’Oro nel 1962. Le splendide opere tessili raffigurano talvolta soggetti naturali come paesaggi e animali, talvolta forme geometriche, accostando colori spesso contrastanti che emozionano l’osservatore, proprio come dei dipinti.

Entrata alla mostra della collezione permanente Il cucchiaio e la città.
L’ampio spazio post-industriale dell’ADI Design Museum e il suo percorso attraverso la storia del design italiano.
Manifesto alla Carriera. Omaggio della grafica italiana ai Maestri del Compasso d’Oro, progetto a cura di Luca Molinari. Ph. Martina Bonetti
Nicchia parte dell’esposizione Il cucchiaio e la città che espone oggetti di design e documenti relativi alla loro progettazione e distribuzione. Ph. Martina Bonetti

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